Fattura semplificata
La fattura elettronica semplificata è un documento fiscale che ha lo stesso valore della fattura ordinaria, ma che richiede meno informazioni per essere compilata e ritenuta valida.
Può essere utilizzata da tutti i possessori di partita iva purché l’importo della fattura non superi i 400 euro Iva inclusa.
É disciplinata dall’art. 21 bis del D.P.R. 633/1972 ed è stata introdotta per semplificare gli obblighi di fatturazione, specialmente per le piccole e medie imprese e i lavoratori autonomi in Italia e per allinearsi alle normative europee in materia.
Non può essere utilizzata per:
- le cessioni intracomunitarie;
- le cessioni di beni e prestazioni di servizi (escluse le operazioni esenti di cui ai nn. da 1 a 4 e 9 dell’articolo 10 del D.P.R. n. 633/72) effettuate verso un soggetto passivo stabilito in altro Stato comunitario, dove è dovuta l’imposta. Queste operazioni non sono soggette a IVA per mancanza del requisito della territorialità, effettuate da soggetti passivi stabiliti nel territorio italiano verso soggetti passivi debitori dell’imposta in un altro Stato membro con il meccanismo dell’inversione contabile. Per queste operazioni in fattura deve essere apposta l’annotazione inversione contabile.
La fattura semplificata può essere emessa:
- dalle imprese;
- dai professionisti (titolari di partita iva).
Non esistono categorie professionali o settori produttivi che siano esclusi dalla facoltà di emettere la fattura semplificata. In particolare, questo strumento di fatturazione risulta particolarmente vantaggioso per i titolari di attività commerciali, offrendo loro un’opzione comoda ed efficiente per gestire la documentazione fiscale.
Per emettere una fattura semplificata, bisogna compilarla inserendo le informazioni così come stabilito dall’art. 21 bis del D.P.R. 633/1972:
- data di emissione;
- numero progressivo per identificarla univocamente;
- ditta denominazione o ragione sociale, nome e cognome, residenza o domicilio e partita IVA del soggetto cedente o prestatore, del rappresentante fiscale nonché ubicazione della stabile organizzazione per i soggetti non residenti;
- ditta, denominazione o ragione sociale, nome e cognome, residenza o domicilio del soggetto cessionario o committente, del rappresentante fiscale nonché ubicazione della stabile organizzazione per i soggetti non residenti; in alternativa, in caso di soggetto stabilito nel territorio dello Stato può essere indicato il solo codice fiscale o il numero di partita IVA, ovvero, in caso di soggetto passivo stabilito in un altro Stato membro dell’Unione europea, il solo numero di identificazione IVA attribuito dallo Stato membro di stabilimento;
- descrizione dei beni ceduti e dei servizi oggetto di cessione;
- ammontare del corrispettivo complessivo e dell’imposta incorporata, ovvero dei dati che permettono di calcolarla;
- nel caso la fattura semplificata sia emessa per rettificare una precedente fattura, sarà necessario inoltre inserire i riferimenti per individuare le fatture da modificare.